In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #63 appuntamento.
#1 NOTIZIA- L’ULTIMO BLOCKBUSTER È ORA SU AIRBNB: ECCO COME IL MARKETING NOSTALGICO TI FA RIVIVERE GLI ANNI 90.
Vi ricordate Blockbuster? Quel luogo magico in cui giovani e non, andavano per noleggiare film in dvd da vedere a casa durante una festa o un pigiama party?
Ora i tempi sono cambiati, e anche se le nuove tecnologie di streaming video hanno reso Blockbuster obsoleto, negli anni 90 era una vera icona per chi passava ore al suo interno solo per scegliere un film.
Purtroppo l’intera catena ha chiuso, tranne un unico locale. L’ultimo Blockbuster.
Per permettere ai nostalgici di quell’epoca di rivivere una perfetta serata in stile anni Novanta, Blockbuster ha aggiunto il suo ultimo locale su Air bnb.
Il locale, arredato con divano-letto, televisione quadrata con tubo catodico e una selezione di cassette da poter guardare, potrà essere affittato da un massimo di 4 persone alla volta e per una sole notte a scelta tra il 18,19 e 20 settembre.
Nel pieno rispetto del marketing esperienziale, tutto dovrà ricordare una tipica serata degli anni 90. Per questo motivo, gli ospiti potranno presentarsi direttamente in pigiama, e avranno a disposizione anche una selezione di snack da poter sgranocchiare.
Il tocco di classe è che sono riusciti anche a recuperare i vecchi packaging degli snack proposti, così da rendere tutto più realistico possibile.
Ovviamente si dovranno rispettare le linee guida dettate dalla situazione delicata in cui ci troviamo: mantenere la giusta distanza interpersonale, indossare la mascherina negli spazi comuni e sanificare completamente le camere a ogni cambio di ospiti.
L’aspetto più curioso è il prezzo. 4 dollari per soggiornare in uno dei luoghi più amati degli anni 90.
È un prezzo simbolico che ha come obiettivo quello di celebrare i 20 anni dello store Bend in un periodo storico dove il divieto di assembramenti avrebbe reso impossibile qualsiasi altro tipo di celebrazione.
Già ci si aspettava una grande mole di prenotazioni e, per questo motivo, Blockbuster ha pensato di riservare il suo locale solo ai cittadini della Contea di Deschutes: «un modo per dire ai nostri clienti abituali che ci sono mancati in questi mesi di quarantena», dichiara la store manager. Nessuno nega che potrebbe essere anche un ringraziamento verso quei clienti abituali che hanno tenuto vivo il negozio.
Insomma, negli anni della digitalizzazione, degli algoritmi, dello streaming video e dell’infinita proposta di contenuti da consumare, questa operazione di marketing nostalgico sembra riportarci con i piedi per terra e ricordarci quali cose contano davvero: il senso di comunità, il rapporto con commessi che ascoltando i gusti del cliente sapevano consigliargli il film più adatto a lui.
Ma anche la responsabilità di dover scegliere un film che possa piacere a tutti, senza la possibilità di poter premere esc e scegliere un altro film dal catalogo Netflix.
#2 NOTIZIA- NEURALINK: A UN PASSO DALL’IBRIDAZIONE TRA UOMO E MACCHINA
Ci è già capitato di parlare di Neuralink in articoli passati. Se prima era solo un progetto in fase di sviluppo, ora le sue applicazioni sembrano sempre più concrete.
Neuralink è una società fondata dal visionario Elon Musk. La sua mission è produrre chip in grado di, se impiantati nel cervello umano, curare patologie come alzheimer, depressione, problemi al sistema nervoso, insonnia e perdita dell’udito.
Attraverso questa tecnologia sarà anche possibile far recuperare l’uso di arti paralizzati.
Nelle scorse giornate Musk ha presentato una dimostrazione della sua tecnologia. Per farlo ha usufruito di tre porcellini con il suo chip (della grandezza di una moneta) impiantato nel cervello.
Gli spettatori hanno così potuto vedere uno dei porcellini muoversi in un recinto e seguire le connessioni cerebrali sul display di un computer.
Alla dimostrazione hanno partecipato tre porcellini: il primo non aveva nessun chip impiantato; il secondo ce l’ha avuto ma gli è stato rimosso. Questo per dimostrare quanto sia facile rimuovere il chip in caso non si voglia più, o nel caso si voglia fare un upgrade; il terzo invece lo aveva impiantato in quel momento.
Anche se questo esperimento ha usato animali come cavie, Neuralink ha l’intenzione di spingersi oltre. Il Dottor Matthew MacDougall ha spiegato che si sta già procedendo con i primi studi clinici su un numero ristretto di pazienti umani per il trattamento di paralisi o paraplegia.
L’intento di Musk è invitare altre aziende e scienziati ad accelerare lo sviluppo di queste tecnologie. Conosce bene i rischi correlati all’intelligenza artificiale, ma crede che l’impianto “garantirà il futuro dell’umanità come civiltà connessa all’intelligenza artificiale”.
In tanti anni di sperimentazione, diversi impianti cerebrali su malati e paraplegici hanno dimostrato di poter aiutare a muovere protesi o piccoli oggetti.
In futuro, fa sapere Musk, questi impianti potranno evolversi a tal punto da garantire una super vista all’uomo permettendogli di vedere anche al buio, oltre ad avere la possibilità di “salvare” le esperienze che viviamo. Come una classica scheda di memoria dei nostri smartphone.
#3 NOTIZIA- TIKTOK: IL CEO PRESENTA LE DIMISSIONI E L’APPLICAZIONE SI PREPARA AD UN’AZIONE LEGALE CONTRO TRUMP
Non si placa il clima di tensione tra Washington e Pechino. Mentre i giorni scorrono e l’ultimatum ordinato da Trump si avvicina al termine, TikTok valuta un’azione legale contro il Presidente.
L’Americano Kevin Mayer, ex dirigente Disney, non si aspettava minimamente che TikTok ricevesse questa attenzione nella guerra commerciale tra Cina e America. Quando circa 100 giorni fa era entrato a capo di TikTok, il suo compito non era gestire una situazione di questo calibro.
Questo lo ha portato a presentare le dimissioni. Sarà Vanessa Pappas a sostituirlo.
Intanto il portavoce di TikTok ha dichiarato: “Ci rendiamo conto che le dinamiche politiche degli ultimi mesi hanno cambiato in modo significativo la portata del ruolo di Kevin e rispettiamo pienamente la sua decisione. Lo ringraziamo per il suo tempo in azienda e gli facciamo i nostri migliori auguri”.
Nel frattempo TikTok sta intraprendendo un’azione legale contro i tentativi dell’Amministrazione Trump di vietare l’applicazione negli Stati Uniti.
Ha infatti dichiarato: “anche se siamo in forte disaccordo con le preoccupazioni dell’Amministrazione, per quasi un anno abbiamo cercato di impegnarci in buona fede per fornire una soluzione costruttiva. Quello che abbiamo incontrato, invece, è stata la mancanza di un giusto processo, in quanto l’Amministrazione non ha prestato attenzione ai fatti e ha cercato di inserirsi nelle trattative tra imprese private”.
TikTok si era infatti proposta di spostare la sua sede centrale in America e di rendere pubblico e totalmente trasparente il suo algoritmo, cosa che neanche social network come Facebook e Instagram sono mai stati disposti a fare.
Inoltre, non ci sono prove disponibili per dimostrare che i dati degli utenti statunitensi siano effettivamente condivisi con il governo cinese, né che l’applicazione censuri una determinata tipologia di contenuti.
La Casa Bianca è infatti convinta che “TikTok censuri anche contenuti che il Partito Comunista Cinese considera politicamente sensibili, come quelli riguardanti le proteste a Hong Kong”.
L’azione legale avviata da TikTok sembra avere come scopo quello di prolungare il più possibile le trattative nella speranza che un futuro Presidente sia più clemente e che annulli l’ultimatum proposto da Trump.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con
voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere
aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe