In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da
sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire
nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della
settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #65 appuntamento.
#1 NOTIZIA- CULTURA ZERO SPRECHI: ECCO COME LA RISTORAZIONE SI ADATTA ALLE NUOVE TENDENZE
La società di oggi comincia a prestare molta attenzione alle tematiche ambientali. Sono già molte le iniziative volte a limitare l’impatto delle nostre abitudini sull’ambiente.
Quando si parla di questo argomento molto spesso si fa riferimento all’inquinamento causato dagli allevamenti intensivi e allo smog causato da macchine e industrie, ma ignoriamo fattori che possiamo prevenire noi stessi. Da subito.
Mi riferisco agli sprechi alimentari. Complessivamente, i rifiuti alimentari rappresentano l’8% del totale dei gas serra prodotti dalle attività umane, ed interessano tutta la filiera, dal campo alla tavola. Sembra incredibile, ma uno dei Paesi con il maggior tasso di sprechi alimentari è l’Olanda, con ben 579 chilogrammi di cibo sprecato all’anno per persona.
Un numero che fa riflettere se pensiamo che secondo una ricerca condotta dalla FAO, per ogni chilogrammo di prodotto sprecato vengono immessi nell’atmosfera 4,5 chilogrammi di CO2.
Ma forse c’è ancora speranza. C’è più consapevolezza riguardo la nostra responsabilità di essere i custodi della Terra che ci ospita. In questo contesto la ristorazione si trasforma e diventa promotrice di un consumo alimentare più consapevole.
Ce lo dimostra il primo ristorante zero waste con sede a Copenaghen. Qui il cibo utilizzato in cucina viene recuperato dagli scarti della grande distribuzione e dall’industria alimentare.
Camerieri e cuochi sono dei volontari, e i guadagni registrati vengono poi devoluti in aiuti umanitari in Africa. I clienti sono consapevoli di ciò che mangiano e fieri di essere sostenitori della causa.
Questa non è l’unica idea da cui poter trarre ispirazione. A Londra, un ristoratore ha pensato di recuperare il cibo avanzato in sala e in cucina per ricavarne terriccio per l’agricoltura, utile ai contadini locali per nuove coltivazioni.
Il ristorante adotta anche altre soluzioni per limitare lo spreco alimentare: dalla macinazione autonoma del grano per la produzione di pane ed altri lievitati, fino all’offerta gastronomica di prodotti di origine vegetale.
L’approccio zero-waste è ancora poco diffuso in Italia, ma molti ristoranti incentivano l’asporto del cibo avanzato attraverso doggy o family bag, oppure collaborano con associazioni solidali per la ricollocazione degli scarti. Su siti come toogoodtogo.it è invece possibile ordinare degli ottimi pasti invenduti (e che andrebbero sprecati) ad un prezzo più che vantaggioso.
#2 NOTIZIA- L’AZIENDA PROPRIETARIA DI FORTNITE ACCUSA APPLE DI ABUSARE DELLA SUA POSIZIONE DI DOMINIO
L’azienda proprietaria di uno dei giochi più conosciuti degli ultimi anni, Fortnite, ha deciso di andare contro le politiche anticoncorrenziali attuate da Apple.
Per capire la motivazione dietro la denuncia di Epic Games, vi anticipo che per occupare uno spazio nell’Apple store o nel Play store, l’azienda proprietaria dell’applicazione deve pagare una commissione sulle vendite.
In particolare, di ogni acquisto che un giocatore effettuava su Fortnite, Epic games perdeva il 30% di guadagni che invece andavano ad Apple come commissione. Per aggirare questo problema, Epic Games ha pensato di aggiornare il proprio gioco inserendo un’opzione di pagamento diretto.
Ciò permetteva agli utenti, in breve, di pagare meno i V-Bucks, la moneta virtuale del gioco che serve per acquistare gli oggetti cosmetici. Gli utenti avrebbero pagato meno (7,99 euro anziché 9,99 euro) perché Epic Games non avrebbe pagato il 30% delle commissioni ad Apple e Google per gli acquisti in app e quindi avrebbe potuto abbassare il prezzo.
Si tratta di un’azione che viola le linee guida proposte da App store e Play store, che hanno quindi deciso di rimuovere il gioco dal proprio store.
Probabilmente si tratta di una strategia ben studiata da Epic Games, che non appena ha appreso della decisione degli store ha pensato di agire per vie legali, oltre a farsi beffe dello spot “1984” con cui Apple, a sua volta, premeva per porre fine al dominio di IBM.
Epic Games ha sfruttato la rabbia dei propri giocatori per alzare un polverone contro Apple, accusata di attuare politiche anticoncorrenziali e di abusare della propria posizione di dominio.
Anche se Epic Games ha denunciato Google per aver ostacolato l’installazione del gioco su dispositivi come LG e Oneplus, l’azienda sembra avere più astio contro Apple, e non è l’unica.
Bisogna però ammettere che pagare delle commissioni ad Apple può essere giustificato, vista la visibilità che ha e la fiducia che gli utenti ripongono nelle app che vengono pubblicate.
L’Antitrust sta già valutando se le politiche di Apple possono essere considerate anticoncorrenziali, ed è bene ricordare che le future decisioni non avranno effetto solo sulle singole aziende, ma sul settore in generale. Epic Games vale 17 miliardi di dollari e può permettersi di alzare la voce, sviluppatori più piccoli invece no.
#3 NOTIZIA- ARMINE HARUTYUNYAN E HATING ONLINE: QUANDO L’ODIO VIAGGIA IN RETE
Concludiamo l’articolo di questa settimana con un recente avvenimento che sul web ha scatenato l’ira e la disapprovazione di molte persone, fino ad arrivare all’odio e all’umiliazione.
Lei è Armine Harutyunyan, dal 2019 modella Gucci che negli ultimi giorni ha ricevuto l’attenzione di molte persone sui social.
Naso adunco e sopracciglia folte, tratti tipicamente armeni che non le permettono di rientrare tra i canoni di bellezza proposti dalla società occidentale, sempre più attenta ad includere bellezze “diverse” fino a quando queste non ottengono nomine di prestigio e ruoli di rilievo.
Sì, perché ad Armine viene rimproverato il fatto di essere considerata da Gucci una delle 100 donne più belle del mondo (dichiarazione da confermare). Insulti, paragoni e commenti poco delicati hanno sommerso la modella di odio e attacchi personali.
L’intenzione di Gucci è quella di stravolgere i canoni di bellezza, incentivando il body positive e la diversità. È evidente come ci sia ancora del lavoro da fare, anche a livello culturale.
È legittimo avere dei gusti personali, tutt’altra cosa è offendere, umiliare e odiare una persona spinti da frustrazione, invidia e ipocrisia.
Come se questo non bastasse, sulla rete sono stati diffusi fotomontaggi decontestualizzati che ritraggono la modella fare il saluto romano di fronte l’Altare della Patria durante un suo viaggio a Roma.
La modella ha poi dichiarato “non so perché stia accadendo proprio ora. Ho sfilato per Gucci un anno fa e non c’è nulla di nuovo su cui discutere…sono stata la prima modella armena a sfilare per una grande casa di moda: sentivo la responsabilità, il peso del ruolo”.
Tutto questo ci dimostra quanto il web possa nascondere un lato oscuro, dove chiunque può dire la propria. Anche se questo dovesse urtare la sensibilità di un’altra persona.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con
voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere
aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe