In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #34 appuntamento.
#1 NOTIZIA- SANREMO 2020: UN INCONTRO TRA IL MONDO OFFLINE E QUELLO ONLINE
La televisione tradizionale registra dei cali di attenzione da quando nuovi canali digitali hanno cominciato a conquistare grandi segmenti di pubblico grazie a un intrattenimento personalizzato, interattivo e su richiesta. Il pubblico non è più dipendente da una programmazione vincolante. Grazie ad applicazioni come Youtube o altri siti di video streaming, ognuno può ad accedere ai contenuti desiderati in qualsiasi momento.
Una minaccia per la televisione tradizionale che però non ha spaventato Sanremo, che grazie a una minuziosa integrazione dei canali digitali è riuscito a diventare l’evento più visto in diretta streaming.
In particolare, Auditel rivela un dato interessante riguardo la diretta streaming andata in onda sul sito ufficiale della Rai: la trasmissione è stata vista per un totale di 361mila ore, con un picco di visualizzazioni durante l’esibizione di Albano e Romina.
Anche su Youtube Sanremo 2020 si è rivelato un successo, con ben 2,5 milioni di visualizzazioni tra tutti gli spezzoni dei momenti salienti del Festival; ben 567 mila visualizzazioni hanno portato l’esibizione di Achille Lauro ad essere il video più visto.
Questi dati suggeriscono come l’approccio della televisione stia cambiando e si stia adattando alle nuovi abitudini di consumo digitale, attraverso la condivisione di contenuti brevi, coinvolgenti e veloci.
Lo dimostra anche il suo approdo su un’applicazione come Tiktok, dove i contenuti hanno una durata fino a 60 secondi e lo scorrimento tra una clip e l’altra è immediato.
L’integrazione di Tiktok non denota solo un interesse a coinvolgere gli utenti online, ma a coinvolgere anche una grande fetta di pubblico che raramente entrava in contatto col Festival: i giovanissimi. L’obiettivo è stato supportato da un format proposto sulla piattaforma in collaborazione con RTL 102.5 che, con brevi clip, si impegnava a raccontare i momenti salienti di Sanremo ai più giovani. Anche qui il successo è stato enorme, basta pensare che l’hashtag #Sanremo2020 ha registrato 33 milioni di visualizzazioni.
Su Instagram, tra meme e filtri per creare stories originali a tema Sanremo, si fa a gara tra gli influencers che hanno ottenuto maggior seguito dopo la loro esibizione. Tra questi sale al primo posto del podio Achille Lauro, con più di 400.000 nuovi followers guadagnati durante il periodo del Festival. A proposito di influencer, i brand non si sono fatti scappare l’opportunità di approfittare di un evento con una portata mediatica fuori dal comune per promuoversi attraverso campagne di influencer marketing.
Sanremo 2020 è stata sicuramente un’occasione per sperimentare il potenziale offerto dal digitale e per portare un po’ di aria fresca a una televisione che sta vivendo un periodo di crisi.
#2 NOTIZIA- CAMBIANO LE NOSTRE ABITUDINI DI ACQUISTO IN FAVORE DELLA SOSTENIBILITÀ
Il consumatore dei prossimi anni sarà un consumatore sempre più attento alle tematiche ambientali, soprattutto per quanto riguarda le sue abitudini di consumo. Sarà un consumatore consapevole e interessato a contribuire nel suo piccolo a salvaguardare il pianeta in favore di un’economia sostenibile.
Con un 2019 ricco di approfondimenti riguardo il cambiamento climatico e le conseguenze che ne potrebbero derivare, lo stile di vita delle persone è destinato a mutare. D’altronde si tratta di una tendenza che avevamo già menzionato ad inizio 2020 e che sembra motivata a durare nel tempo. Il 67% degli italiani, infatti, si sente già coinvolto sul tema della sostenibilità.
Oggetti quotidiani e usa e getta come cannucce, cotton fioc e posate di plastica stanno subendo un calo di vendite, prova del fatto che un cambiamento sta avvenendo. Nuove abitudini come la raccolta differenziata, l’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo, l’utilizzo limitato di bottiglie in plastica, il consumo di cibo biologico e l’utilizzo di piatti e posate biodegradabili, sono tra le nuove priorità dei consumatori.
Gli italiani si dimostrano disponibili a spendere di più se questo significa salvaguardare l’ambiente attraverso l’uso di lampadine led, cibo biologico ed energia rinnovabile. Le motivazioni di questo nuovo interesse green sembrano essere motivate dalla responsabilità che si ha nei confronti delle generazioni future, dall’amore per l’ambiente e per stare bene con la propria coscienza.
Ogni consumatore cerca di influenzare anche le aziende, che per adattarsi alle nuove richieste di mercato sono chiamate a modificare i propri processi di produzione e
distribuzione in vista di un approccio green. Una ricerca condotta da Salesforce.com ha infatti rilevato come i consumatori siano influenzati nel loro processo di acquisto anche dalla percezione che hanno del brand, e se questo sostiene cause socialmente rilevanti. In caso contrario, molti consumatori decidono di rivolgersi alla concorrenza.
Un grande ostacolo al consumo green è il mercato del fashion, che con capi di materiale discutibile e prezzi altamente economici, continua a registrare profitti in aumento. Il fast-fashion, proponendo capi ispirati all’alta moda ad un prezzo super vantaggioso, è responsabile dell’inquinamento causato dai milioni di vestiti che, per essere smaltiti al termine della stagione, vengono bruciati rilasciando nell’atmosfera particelle dannose derivanti dal materiale del capo.
Insomma, le aziende sono chiamate a contribuire alla nuova rivoluzione sostenibile e ad essere le prime promotrici di questo cambiamento. Naturalmente dovrà essere un processo supportato dalle istituzioni, che dovranno guidare i paesi del mondo verso un’unica direzione.
#3 NOTIZIA- LE SCUOLE FINLANDESI INSEGNANO A RICONOSCERE LE FAKE-NEWS
Le nuove sfide introdotte dal digitale hanno portato la Finlandia ad essere uno dei primi paesi ad affrontare una problematica molto diffusa anche in Italia: le fake news. Le conseguenze che notizie false e non verificate possono causare, hanno portato la Finlandia ad inserire nel percorso scolastico, e sin dalla giovanissima età, un programma didattico volto allo studio delle fake news e alla loro individuazione.
Il programma innovativo nasce da un bisogno percepito dal paese, che durante durante la guerra del Donbass in Russia, si accorse che sui media si diffondevano campagne di disinformazione condotte dai simpatizzanti filo-russi.
L’unico rimedio era educare i cittadini, sia grandi che piccoli, a distinguere le informazioni vere da quelle false. Il programma didattico comincia sin dalle elementari, quando ai più piccoli si insegnano le definizioni di base e il funzionamento di base che permette alle fake news di diffondersi. Nelle scuole secondarie si può quindi passare ad approfondire materie come la media literacy (educazione all’utilizzo dei media) e lo sviluppo del pensiero critico.
I cittadini Finlandesi sono così in grado di riconoscere campagne di disinformazione create intenzionalmente per manipolare verità e fatti, influenzando le opinioni delle persone. Sembra un argomento scontato che però in Italia risulta essere comunque una piaga. In una classifica globale in cui si misurano gli indici di educazione civica digitale, l’Italia non sembra godere di una posizione di cui vantarsi. Mentre, alle prime posizioni ci sono infatti paesi come Finlandia, Olanda, Svezia ed Estonia, l’Italia rientra nel secondo cluster della classifica, dove il rapporto con le fake-news comincia a diventare preoccupante.
La lotta alla disinformazione avrà grandi vantaggi a lungo termine: più fiducia nelle istituzioni, decisioni ragionate e consapevoli, maggiore partecipazione politica e informazione accessibile a tutti. Forse non sarebbe sbagliato introdurre un programma di questo tipo nel nostro paese. Potrebbe portare numerosi effetti positivi.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi.
Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe