In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #35 appuntamento.
#1 NOTIZIA- UNO SHOW COREANO RIUNISCE UNA MAMMA CON LA SUA BAMBINA MORTA NEL 2016 GRAZIE ALLA REALTÀ VIRTUALE
Nayeon era una bambina di sette anni morta all’età per una malattia incurabile. Viveva in Corea del Sud, e aveva una mamma, un papà, dei fratelli e delle sorelle, che grazie all’evolversi della tecnologia l’hanno potuta incontrare di nuovo, anche se per poco.
Uno show Coreano ha dato la possibilità alla mamma di partecipare a un esperimento-documentario dal titolo I met you, che ha reso possibile l’incontro con la bambina. Indossando un visore per la realtà virtuale, la mamma è stata proiettata in un giardino dove ad aspettarla c’era proprio Nayeon, sorridente come sempre.
“Oh amore mio, quanto mi sei mancata”. Questa la prima frase pronunciata dalla madre mentre accarezzava la sua bambina. “Dove sei stata tutto questo tempo? Mi hai pensata?” continuò Nayeon.
La società coreana Munhwa Broadcasting Corporation, o MBC, è riuscita a ricreare fedelmente il viso, il corpo e la voce di Nayeon con l’obiettivo di renderla il più reale possibile. Alla fine di questo magico viaggio, Nayeon si sdraiò per riposare un pochino perchè stanca, e la madre dovette salutarla.
Seppur l’esperimento abbia avuto beneficio per la mamma, ci si chiede fino a che punto potrà arrivare questa tecnologia. Basta pensare che questo era solo un esperimento che, da come si può vedere nel video, sembra già essere a un livello avanzato.
Il Dott. Blay Whitby, filosofo ed etico della tecnologia presso l’Università del Sussex, ha dichiarato che lo show televisivo ha sollevato “preoccupanti questioni etiche”. “Semplicemente non conosciamo gli effetti psicologici dell’individuo” se riunito “con qualcuno in questo modo”, ha detto il dott. Whitby. “Molti psichiatri considererebbero ciò potenzialmente dannoso. Il problema è che nel perseguimento del profitto, le persone potrebbero venire sfruttate “.
La dott.ssa Sarah Jones invece dichiara: “solo perché è possibile utilizzare la tecnologia per riportare virtualmente in vita le persone e far fronte a quei lutti, non significa che dovremmo”.
Una delle questioni sollevate è il diritto del defunto. Chi ci dà il permesso di riportarli in vita digitalmente? Chi controlla le parole che dicono? Quanto potrebbero essere manipolati i loro comportamenti e le loro conversazioni? E quale sarà il confine tra reale e digitale? Insomma, anche se questa tecnologia potrà tornare utile per chiudere i conti col passato, ci si chiede quanto il suo utilizzo possa essere eticamente corretto.
Immagine: La madre cerca di abbracciare la figlia, ma senza riuscirci.
#2 NOTIZIA- MC DONALD’S FA BRANDING…OMETTENDO IL SUO BRAND
La nuova campagna “Iconic Stacks di McDonald’s“ sfrutta la notorietà del fast-food più famoso al mondo per creare una pubblicità talmente minimalista, da non inserire nemmeno il nome del brand. Panino, lattuga, pomodoro, formaggio, carne, cipolle, panino: queste le uniche parole presenti nell’immagine che aveva come scopo quello di rievocare uno dei panini più famosi al mondo.
Nessuna foto, nessun nome e nessun logo. Per un brand come McDonald’s questo non serve, basta la sua notorietà e determinati colori per richiamare alla mente dei consumatori uno dei suoi panini più venduti. Alla fine non si tratta più di un semplice panino, ma di un’icona, di un simbolo della cultura americana e della globalizzazione.
Naturalmente, il successo di questa campagna è frutto della notorietà del brand e dei suoi investimenti nel fare branding. Non tutte le aziende potrebbero fare la stessa cosa. Con la campagna “Iconic Stacks” McDonald’s ha dimostrato a tutti che la sua notorietà è tale da non aver bisogno di presentazioni, di nome, di logo: ormai i prodotti della catena si presentano da soli”.
#3 NOTIZIA- STORYSIGN: L’APP GRATUITA DI HUAWEI CHE AIUTA I BAMBINI SORDI A IMPARARE A LEGGERE
La tecnologia torna ad aprirci gli occhi riguardo a come questa può essere applicata per migliorare le nostre vite. «Ci sono 32 milioni di bambini sordi nel mondo e molti di loro fanno fatica a leggere» ha spiegato l’executive director dell’Unione Europea dei Sordi, Mark Wheatley, mentre presentava StorySign di Huawei. Lo scopo di quest’ultima è fornire ai bambini uno strumento in grado di associare la lingua dei segni alle parole scritte, e permettergli di migliorare le loro capacità di lettura.
La lettura, per un bambino sordo è una sfida difficile da affrontare. La difficoltà sta proprio nel riuscire ad associare la parola scritta a un significato e al relativo suono. La sfida è anche a livello psicologico. Come mostra il video, molti bambini si sentono frustrati nel vedere i propri coetanei non avere le stesse loro difficoltà e poter proseguire con lo studio.
Oltre alle conseguenze sul piano emotivo e sociale, questa problematica porta i bambini ad avere difficoltà nell’ottenere risultati positivi a scuola, e ad avere problemi a trovare lavoro da adulti.
Storysign, l’applicazione progettata da Huawei, cerca di risolvere proprio queste problematiche. Attraverso l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata l’applicazione è in grado di tradurre il testo di un libro in lingua dei segni, in tempo reale.
Storysign dovrebbe garantire ai bambini una maggior autonomia, consentendogli di leggere un libro senza il supporto di un adulto.
Al bambino basterà quindi inquadrare col telefono una pagina del libro, e le frasi presenti saranno tradotte in modo istantaneo da un simpatico avatar.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi.
Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe