
TikTok, l’app cinese pubblicata nel 2017 con cui è possibile condividere e modificare video musicali, ha iniziato una “fase offensiva” nei confronti di Facebook, stando a quanto riportato dall’emittente televisiva CNBC. Nello specifico, infatti, l’azienda che ha creato l’app (ByteDance) si è recentemente trasferita negli uffici di Mountain View, in California, in cui precedentemente erano insediati quelli di WhatsApp, l’applicazione di messaggeria istantanea di Facebook. Ciò significa che la nuova postazione di TikTok ne assicura la presenza proprio a pochi chilometri da Menlo Park, il quartier generale di Facebook, acuendo la già esistente rivalità fra le due società ed elevandola da semplice battaglia rivolta ad accaparrarsi giovani utenti, a vera e propria guerra di reclutamento talenti.
La “caccia all’impiegato di Facebook”
Già, perché oltre al trasferimento di location, TikTok ha anche iniziato, negli ultimi mesi, ad assumere personale reclutandolo proprio tra le fila dell’organico del social network fondato da Zuckerberg. LinkedIn riferisce, infatti, che TikTok e ByteDance hanno cominciato a pubblicare annunci di lavoro aprendo nuove posizioni nell’area di San Francisco Bay, e che dal 2018 hanno già reclutato più di due dozzine di professionisti precedentemente assunti da Facebook. Ma com’è avvenuto tutto questo? Pare che – nonostante i benefit di chi lavora in Facebook siano molto validi – TikTok sia in grado di offrire salari molto competitivi, più alti anche del 20%. Oltre che da Facebook, i dirigenti di TikTok hanno “pescato” nuovi impiegati anche da altre società tech, ad esempio Snap, Hulu, Apple e Amazon, sempre secondo fonti della CNBC.
Si tratterebbe, dunque, di una vera e propria “caccia all’impiegato di Facebook”, quella a cui l’azienda del Sol Levante ha dato inizio negli ultimi mesi, selezionando nello specifico personale che sia in grado di risolvere i problemi che si presentano di pari passo con il rapido sviluppo della tecnologia. Un requisito importante, se si pensa che Facebook e le app collegate (come Instagram, Messenger e WhatsApp) hanno un volume di utenza di 2,1 miliardi di persone al giorno, e che ByteDance, con le sue app, è già arrivata a quota 700 milioni: essere al passo con i tempi e riuscire a fronteggiare le sfide imposte dall’evoluzione tecnologica è, pertanto, un’abilità imprescindibile.
La controffensiva di Facebook
Tornando all’espansione di ByteDance, la CNBC riporta che la società asiatica sta anche programmando di implementare il suo quartier generale a Culver City, non distante da Los Angeles. La società si trasferirà nei nuovi uffici ivi ubicati, che potranno ospitare circa un migliaio di impiegati, all’inizio del 2020. Facebook non ha ancora elencato TikTok nella lista dei competitor nei suoi documenti finanziari – come invece hanno già fatto Twitter e Snap – ma la società cinese è già stata individuata dal suo radar e, presumibilmente, misure ufficiali verranno adottate in un futuro non molto lontano. Per di più, è giusto sottolineare che l’anno scorso Facebook aveva creato un’app quasi identica a TikTok, Lasso, la quale, però, non aveva riscosso grande successo fra il pubblico: solo 420 mila download in tutto il globo, stando a Sensor Tower, contro i 546 milioni dell’app cinese solo da Apple e Google Play (e in questa stima non sono inclusi i download effettuati da Android in Cina).
TikTok nel dettaglio
Come accennato, TikTok era stata pubblicata nel 2017 da ByteDance, che l’aveva concepita come una versione più “internazionale” della già esistente Douyin, un’app, anch’essa, che consentiva ai propri utenti di caricare brevi video. Con TikTok è possibile condividere video e clip musicali della durata fra i 15 e i 60 secondi, che possono poi essere modificati a piacimento dagli utenti, ad esempio variando la loro velocità di riproduzione, aggiungendo effetti sonori o addirittura trasformandoli in vere e proprie canzoni. È anche possibile, fra le altre cose, creare momenti “live”, che consistono solitamente in GIF dotate di sottofondo musicale, e registrare la reazione degli utenti ogni volta che una clip viene visualizzata.
Secondo quanto comunicato dal sito di news The Verge, per il momento il commento di Zuckerberg a riguardo dell’espansione di TikTok è stato che Facebook sta programmando di batterla con Lasso nei mercati dove non ha ancora riscosso molto successo, ad esempio in Messico. Per ora, non ci sono stati altri commenti ufficiali da parte della dirigenza di Facebook.