
L’importanza di un piano editoriale social media per incrementare l’engagement
Lo studiare le consuetudini del proprio pubblico target così come l’engagement e i dati relativi al traffico consente di poter mettere a punto un piano editoriale social media per ottimizzare la Content Strategy aziendale.
Finalità del piano editoriale è quello di supportare nell’organizzare i vari contenuti (quelli presenti sul blog o anche sul sito internet dell’azienda) per poi pubblicarli con costanza e seguendo un certo modello piano editoriale; inoltre, è importante predisporre una pianificazione per la pubblicazione per un periodo di tempo che sia ampio a sufficienza per poter impostare una specifica strategia di marketing e, quindi, aver modo di poterne verificare l’efficacia esaminando i risultati che si sono ottenuti. Tutti elementi importanti se ci si chiede un piano editoriale cos’è. Un altro indiscutibile vantaggio dato dal creare un piano editoriale social media riguarda quel che è il diretto coinvolgimento del proprio team alla volta del raggiungimento di un comune obiettivo di marketing, per tramite delle risorse che collaborano così che diano modo di delineare e sviluppare congiuntamente il piano dell’attività.
Un modello piano editoriale non può non tener conto dei social media che sono una preziosa opportunità per poter raggiungere le finalità che l’azienda si è posta, che possono essere l’incremento del traffico diretto al sito web, il recupero di lead, una fidelizzazione della clientela mediante il customer care oppure, cosa ancor migliore, attrarre potenziali clienti ricorrendo alle tecniche dell’inbound marketing. Va da sé che per raggiungere certi obiettivi, le piattaforme media non sono sufficienti. Si deve delineare uno strategico piano di web marketing – ed in questo potrebbe essere utile un piano editoriale Excel – da porre in atto per conseguire risultati che siano proficui sotto l’ottica del business. Per approfondimenti ti invitiamo a leggere: 10 social media trend da monitorare nel 2019.
Come avviare un piano editoriale indirizzato ai social media
Per avviare un piano editoriale social media, bisogna avere chiari quali siano gli obiettivi che si è posta l’azienda e indicare con esattezza i ruoli di coloro che sono coinvolti nel realizzare il progetto. Il briefing è un momento fondamentale così che tutti abbiano ben chiari i passi che si devono fare. Nel corso del briefing si deve definire quelli che sono gli elementi chiave per la comunicazione tra il brand e il pubblico target, in poche parole quel che è il modello piano editoriale. In particolare, si dovranno decidere le seguenti questioni:
- Quale sia il settore target e principi su cui si basa il Brand. Si desidera posizionare la ditta in quale settore merceologico? La sua mission aziendale qual è?
- Che caratteristiche e quali sono i servizi e i prodotti
- A chi andrà indirizzato il prodotto/servizio. Si dovrà prevedere una analisi di quelli che sono i comportamenti e i gusti dei consumatori così da individuare il “consumatore tipo” e di conseguenza adattarvi il tone of voice del brand così come scegliere i social media da tener sotto controllo.
- Debolezze e Punti di Forza del Brand. Quelli che sono i punti deboli si devono tener sotto controllo per aver conoscenza di dove si possano sviluppare delle problematiche. Al tempo stesso, punti di forza devono essere comunicati con estrema efficacia.
- Analisi della Concorrenza. Osservare la concorrenza è un vantaggio in quanto fornisce vari spunti da prendere in considerazione per la strategia che è propria, naturalmente non si deve copiare, ma, al contrario, differenziarsi e innovarsi.
- Scegliere i canali social. I Social Media hanno notevoli differenze tra di essi e pertanto non tutti sono adatti ad una particolare azienda. Basandosi sul tipo di servizio/prodotto e target di riferimento di certo è meglio un social network piuttosto che un altro; si raccomanda di tener presente che ogni social ha proprie caratteristiche e un pubblico target specifico.
Dopo aver effettuato il briefing, si devono decidere non meno di 5 parole chiave che parlino del Brand, in modo che si abbiano degli esatti riferimenti nel corso della successiva fase di elaborazione dei contenuti; piano editoriale social media sarà così il più efficace possibile.
Le parole chiave e la ricerca dei contenuti tramite esse
Come si possono individuare keyword che abbiano a vedere con il nostro specifico brand? Ci sono siti e programmi che aiutano in questo, anche se la scelta ottimale è sempre quella di non fare da soli ma affidarsi a dei professionisti per stilare un modello piano editoriale.
Un elemento che è importante definire prima ancora di fare un piano editoriale social media, è aver conoscenza di quel che si dice in rete attorno a selezionate parole chiave. Tra i tanti vi è il tool Tagboard di semplice utilizzo, che consente di analizzare il Sentiment su ad un certo argomento e aver conoscenza su quali specifici social si svolge la conversazione non solamente tra brand, ma pure tra persone. Per di più, attraverso tale strumento si può porre in essere una board con un particolare topic e tenersi aggiornati costantemente.
Dopo aver tenuto conto di tutti tali aspetti, ora è il momento della creazione dei contenuti basandosi sulle parole chiave nonché sui gusti del target al quale si fa riferimento. Sapere le motivazioni che fanno sì che l’audience condivida i contenuti, potrebbe essere utile al fine di individuare i topic che saranno accolti con un entusiasmo maggiore e come poterli organizzare nel piano editoriale così da ottenere l’engagement maggiore possibile.
Da un’analisi del The New York Times Customer Insight Group, emergono 5 motivi per i quali gli individui condividono i contenuti:
- Per rimanere in contatto con parenti e amici (78%)
- Per sentirsi in contatto con il mondo (69%)
- Per definire interessi propri (68%)
- Per una approvazione da parte della community (49%)
- Per sostenere cause sociali (48%)
Quali sono i contenuti da scegliere?
Secondo una analisi del 2016, acquisteranno fra il pubblico sempre maggior consenso i contenuti visual. Soprattutto immagini e video che riescono ad ottenere un coinvolgimento del 65 per cento superiore rispetto a quelli che sono contenuti testuali; inoltre producono un nettamente superiore numero di condivisione.
Ecco il motivo alla base del successo di piattaforme quali Instagram, dove il visual la fa da padrone, ed ecco perché si dovrebbe anche pensare ad piano editoriale Instagram. Non ci si deve mai dimenticare di rendere le dimensioni di una immagine adatte ai differenti social network. Al fine di far ciò possiamo utilizzare Landscape, una gratuita piattaforma di Sprout Social dove si rivela molto facile ridimensionare le immagini che si desidera pubblicare quando si sta portando avanti un piano editoriale social media.
Quando si tratta di contenuti visual, in un modello piano editoriale si possono includere:
- foto
- immagini
- video
- infografiche
- immagine + testo
- schermate
- collage fotografico
- vignette
- tutorial sull’utilizzo di un prodotto
- citazioni e quote
- avviso circa l’ultima email inviata
- link del sito internet oppure del blog
- advertising
La cosa ottimare sarebbe quella che ciò che viene condiviso sia sempre vario e di tipo diverso; quindi l’ideale è interagire articoli informativi con il visual. Per esempio, per un efficace storytelling aziendale è una buona idea parlare di quel che accade in azienda: nuove partnership, nuovi obiettivi raggiunti, gli eventi che vengono promossi, e così via. Potrebbe rivelarsi una strategia vincente per un piano editoriale social media il rivolgere delle domande direttamente al proprio pubblico su quale tipo di prodotto preferisca e su quali siano le sue aspettative su nuovi prodotti. Cosa ancor migliore è il condividere i pareri della clientela che ha usufruito del servizio/prodotto.
La programmazione dei contenuti
Orbene, dopo esserci presi cura dell’audience che si intende coinvolgere e delle differenti tipologie dei contenuti da sviluppare, adesso è il momento della programmazione. In tale fase si devono tenere a mente 3 fattori: scelta dei giorni, orari per la pubblicazione, frequenza della pubblicazione.
Per la creazione di un calendario editoriale che possa essere rapidamente consultato è meglio usare un documento in Excel. Quindi un piano editoriale Excel è di vitale importanza per tenere tutto sotto controllo. Il modello piano editoriale fatto con Excel prevede che in orizzontale si inseriscano i giorni (da lunedì a domenica), in verticale gli orari di pubblicazione. La scelta di quest’ultimi e dei giorni sui quali modellare il proprio piano editoriale social media, si deve effettuare tenendo ben presenti le caratteristiche del proprio target, le sue consuetudini, per esempio basandosi alla Nazione al Paese in cui ci si trova o si vuole essere incisivi.
Per far questo, si può usare anche Google Calendar.
Ovviamente si deve prestare attenzione agli orari italiani. Non avrebbe senso puntare su un’ora in cui tutti sono a letto! Ecco gli orari ottimali in Italia ossia la in cui la diffusione è massima: mattina, 8.00-9.00, pomeriggio 13.00-16.00, sera 21.00-22.30. L’ideale è dedicare un po’ di tempo per fare dei test prima di fissare le scadenze nel calendario del piano editoriale social media. Si devono fare delle prove nelle differenti fasce orarie, solo dopo selezionare quelle che hanno prodotto un maggior coinvolgimento del pubblico target.
Ma quale deve essere la frequenza per la pubblicazione? Un modello piano editoriale deve tener conto del tipo di brand e anche dei social media dove si è decido di pubblicare i vari contenuti. Se ad esempio si tratta di un marchio nel campo editoriale l’ideale è che pubblichi tra le 3 o 4 volte – anche più – al giorno sul portale Facebook; invece, per quanto riguarda Twitter la frequenza dovrà essere decisamente superiore del tipo di 20-30 tweet giornalieri.
Noi di Youtoo Digital abbiamo preparato un piano editoriale Excel che puoi scaricare e modificare in base alle tue esigenze.
Ulteriori consigli per creare un piano editoriale social media
Per trarre il massimo dei vantaggi da un piano editoriale social media, dopo aver stabilito e messi in calendario i post sui vari network, si deve monitorare l’attività così come l’entità del coinvolgimento che si è avuto da parte dei propri follower.
Il traffico verso il sito internet del brand è aumentato?
Quanti commenti e condivisioni ha suscitato lo specifico contenuto?
Quando si tratta di e-Commerce si può controllare se vi siano stati acquisti, soprattutto se siano state programmate campagne di advertising su portali quali Facebook e Twitter.
Lo sviluppo di un piano editoriale social media è una strategia che ai tempi d’oggi non si può più sottovalutare in quanto è parte integrante di un piano di web social marketing. Coinvolgere il pubblico target con un giusto messaggio e contenuto è una maniera per prendersi cura non solo della propria azienda, ma anche del proprio pubblico di riferimento.