In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #88 appuntamento.
1# NOTIZIA- SMARTWORKING: QUALI SONO I RISCHI SE NON SI È IN GRADO DI GESTIRLO?
L’improvvisa diffusione del lavoro da remoto ha destabilizzato aziende e dipendenti che, forse per la prima volta, hanno visto le proprie abitudini cambiare da un momento all’altro, anche le più semplici.
Un esempio è il vestiario. Non dovendo uscire, molti lavoratori hanno scelto di rimanere in pigiama durante il lavoro da remoto.
Alcuni studi realizzati su un campione di pazienti all’interno degli ospedali hanno rilevato come incentivare a indossare appena possibile degli abiti propri possa avere un impatto positivo, mentre l’uso prolungato del pigiama potrebbe addirittura portare a un declino della propria salute mentale.
Ma questa è forse la problematica più facile da risolvere. Altre sono più difficili da affrontare.
Ecco alcuni dei rischi per chi lavora da remoto:
La possibilità di poter non uscire di casa
Da uno studio pubblicato da Scientific Reports è emerso che «anche se uscire di casa ha provocato ansia e paura di essere infettati […] chi ha continuato ad andare a lavorare ha avuto meno probabilità di sviluppare sintomi depressivi e d’ansia».
Sovraccarico di lavoro e difficoltà nel bilanciare vita personale e lavorativa
Molti lavoratori hanno trovato difficoltà a far conciliare la vita lavorativa con quella personale. Basti pensare a chi è costretto a lavorare in casa con figli piccoli in didattica a distanza. Questo potrebbe causare un drastico calo della produttività e un conseguente sovraccarico di lavoro.
Mancanza di socializzazione e relazione con i colleghi
Da remoto è più complicato stringere relazioni di fiducia e amicizia con i propri colleghi, soprattutto quando non sono previste videoconferenze che, almeno in parte, riescono a colmare la distanza.
Questa sensazione di isolamento sociale causa in molti un aumento dello stress e una riduzione delle performance lavorative.
Ansia e stress causati dal sovraccarico tecnologico
Il “technostress” può causare «ansietà, pensieri negativi e ossessivi, perdita di qualità del sonno, agendo inoltre come fattore destabilizzante per il benessere. Inoltre, può aprire anche la porta della dipendenza da tecnologia quando l’individuo non riesce a liberarsi da tutti quei pensieri relativi al mondo lavorativo che ostacolano un sano riposo».
Questo è quanto ha dichiarato Gabriele Giorgi, professore associato di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni dell’Università Europea di Roma.
2# NOTIZIA- NEN ENERGIA LANCIA IL PRIMO CONCORSO IN CUI QUELLO CHE VINCI LO DECIDI TU
Quanti di voi vorrebbero un casco da palombaro in regalo? Nessuno vero?
Per questo NeN, nuovo player nel mondo dell’energia, ha pensato bene di lanciare un concorso in cui saranno i singoli partecipanti a decidere il proprio premio in caso di vittoria.
Chiunque sottoscriva un contratto di fornitura può mandare all’azienda, tramite la sezione del sito dedicata al concorso, la foto e la descrizione del premio che desidera ricevere, fino a un valore massimo di 1.000 euro.
Il concorso sarà promosso attraverso attività social, display advertising e influencer marketing, oltre che tramite un commercial che andrà in onda per tre settimane su canali Sky, Discovery, Mediaset e La7.
Ecco lo spot:
3# NOTIZIA- È IN ARRIVO STARLINK, LA CONNESSIONE SATELLITARE DI ELON MUSK
Starlink, il nuovo progetto ideato da Elon Musk, è in arrivo in Italia.
Si tratta di una connessione a banda larga ad alta velocità e a bassa latenza, che ha l’obiettivo di raggiungere le aree del globo e le comunità rurali più remote con un segnale ultraveloce, servendosi di metodologie diverse da quelle impiegate dall’infrastruttura terrestre tradizionale.
La connessione sarà infatti possibile grazie a una costellazione di migliaia di satelliti miniaturizzati.
Al momento il servizio è in pre order e segue l’ordine di arrivo “first come, first served”. Secondo le stime, si avrà già una buona copertura entro la seconda metà del 2021.
Prenotarsi è molto semplice. Basta andare sul sito di Starlinks, inserire la propria email, il proprio domicilio e verificare l’eventuale futura copertura della zona.
Passiamo ai costi. Il servizio di Starlink prevede 499 euro per la strumentazione hardware e il kit di collegamento necessario (modem, parabola da installare all’esterno dell’abitazione, router e alimentatore), che viene consegnato a domicilio al costo di 60 euro. In più, è prevista una spesa mensile di 99 euro e 100 euro in fase di prenotazione (cifra rimborsabile in caso di ripensamento del cliente).
Per far sì che i satelliti diventino un’alternativa valida ai cavi e alla fibra ottica, Elon Musk ha come obiettivo quello di lanciare in orbita 4400 satelliti entro il 2024.
Il satellite offre vantaggi enormi e grandi potenzialità. Il 95% della superficie terrestre non è coperta da connessione internet. Si pensi ai mari e agli oceani. Ecco che i campi di applicazioni di Starlink non sono da ricondurre solo ai singoli individui, ma anche in quelle situazioni in cui avere una connessione è di vitale importanza.
Uno dei principali problemi? La regolamentazione. Come si può garantire l’economia spaziale, come accade per le frequenze? Come facciamo a tutelare l’ambiente dal rischio dei rifiuti spaziali? Queste potrebbero già essere le prime sfide da affrontare.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe