
In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #46 appuntamento.
#1 NOTIZIA- DIGITAL TRANSFORMATION: LE HUMAN RESOURCES SONO DESTINATE AD EVOLVERSI
Questa emergenza sanitaria ci ha costretti a rivedere le nostre abitudini quotidiane, soprattutto quelle lavorative. Se prima il semplice tragitto percorso per arrivare a lavoro era dato per scontato, ora risulta essere una grande mancanza.
In questo modo, molte aziende hanno dovuto reinventare la propria organizzazione interna. Molti di noi, per ordine del distanziamento sociale, si sono ritrovati a dover adottare nuovi approcci al lavoro. Smart working, digital workspace e digital learning sono alcune delle parole che ci hanno accompagnato in questi mesi. Sono infatti le HR, le human resources, ad aver dovuto affrontare in primis il cambio del paradigma lavorativo.
La sfida affrontata è stata quella di dover implementare strumenti digitali affinché l’attività lavorativa potesse continuare, supportando i lavoratori delocalizzati a gestire il lavoro in autonomia senza perdere di vista le scadenze prefissate. Non è una sfida banale. Ognuno è chiamato a modificare abitudini radicate dopo anni di lavoro, e per chi è nato prima dell’era della digitalizzazione, il problema è ancora più accentuato. L’equilibrio tra la vita lavorativa e privata, la relazione con i colleghi, la gestione del tempo e il raggiungimento degli obiettivi, sono solo alcuni dei fattori che hanno subito una trasformazione.
È quindi probabile che nel prossimo futuro, le Risorse Umane riceveranno grandi investimenti da parte delle aziende. Questo periodo ci ha infatti fatto capire quanto siano importanti le persone che operano all’interno di un’impresa. Il loro coinvolgimento nei processi aziendali sarà maggiore, e oltre a considerare i punti di forza di ogni impiegato, si investirà nella loro formazione. Capacità di adattamento, propensione al miglioramento e confidenza digitale, saranno nuove prerogative in fase di assunzione.
La formazione delle risorse umane avverrà sempre più tramite canali digitali, anche quando l’emergenza sarà terminata. Reperire materiale digitale altamente formativo sarà più semplice e immediato rispetto a dover organizzare incontri in presenza.
Ma, ancora una volta, migliorare le competenze e la produttività dell’impiegato sarà al centro delle politiche aziendali.
#2 NOTIZIA-CINA: QUAL È IL CONFINE TRA SORVEGLIANZA E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY?

Videocamere dentro casa. No, non è un reality televisivo, ma un provvedimento attuato dal Governo cinese per tenere d’occhio i cittadini sottoposti alla quarantena da Covid-19.
Eravamo già a conoscenza di quanto il Governo cinese non fosse incline alla democrazia, ma in questa emergenza si è scoperto essere ancora più onnipresente nella vita dei suoi cittadini. Così, molti di essi si sono ritrovati delle telecamere installate nel proprio salotto e pronte a condividere la loro quotidianità.
Questo lo racconta la CNN e, mentre alcuni vengono sorvegliati all’interno della propria abitazione, altri si sono ritrovati telecamere al di fuori della propria porta d’entrata, inquadrando direttamente la soglia.
Si tratta di un cambiamento inaspettato, avvenuto da un giorno all’altro e senza alcun preavviso o autorizzazione dei cittadini. Ci si chiede quindi quanto l’intenzione di contenere il contagio da Coronavirus possa giustificare tale violazione della privacy.
Le telecamere, gestite da un’intelligenza artificiale, sono in grado di distinguere una persona dall’altra, inviando dati e comportamenti al sistema centrale, supportando così la grande macchina sanitaria costruita dal Governo.
Secondo alcune fonti, le telecamere installate dal 2017 in Cina sarebbero oltre 20 milioni. Secondo un rapporto di IHS Markit Technology, invece, questo numero sarebbe ancora più alto, fino ad arrivare a 349 milioni di telecamere di sorveglianza.
Certo, il modello Sud Coreano e Cinese ci dimostrano quanto questi metodi di tracciamento siano efficaci, ma a quale prezzo? Il trattamento dei dati privati è un argomento delicato e di primaria importanza, per questo in paesi occidentali come l’Italia, applicazioni come Immuni trovano disaccordo tra la popolazione.
#3 NOTIZIA- QUALE SAREBBE IL PREZZO DA PAGARE (IN TERMINI DI VITE UMANE) PER UNA RIAPERTURA ANTICIPATA? LO STIMA UN’UNIVERSITÀ AMERICANA

Oltre 200mila morti. Questo sarebbe, secondo il Penn Wharton Budget Model (PWBM) dell’Università della Pennsylvania, il prezzo da pagare per una riapertura anticipata che, però, salverebbe anche 18 milioni posti di lavoro.
Un lockdown prolungato fino a dopo giugno causerebbe il licenziamento di altre 20 milioni di persone, facendo scendere il PIL Americano del 12% rispetto all’anno precedente.
Una riapertura anticipata causerebbe, d’altra parte, la morte di 45 mila persone in più rispetto alle stime calcolate in caso di prolungamento del lockdown (che ammontano a 117 mila rispetto ai 67mila odierni), arrivando quindi a circa 160mila morti.
Se gli Stati dovessero riaprire completamente, ritirando immediatamente tutti gli ordini di blocco e le chiusure aziendali, ciò porterebbe a ulteriori 233.000 morti per Coronavirus entro la fine di giugno, ha rilevato PWBM. In questo caso il Pil Usa aumenterebbe del 1.5%, riuscendo anche a recuperare le perdite di lavoro registrate.
Anche gli Stati Uniti si ritrovano quindi a dover affrontare una crisi senza precedenti. Solo la scorsa settimana altre 3.8 milioni di persone hanno presentato richieste di disoccupazione, arrivando così a oltre 30 milioni di posti di lavoro persi dall’inizio della pandemia.
I Paesi si ritrovano davanti un bivio: salvare l’economia da una crisi mai vista prima, o ridurre al minimo la mortalità da Covid-19 nella popolazione.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe
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💻Smart working, digital workspace e digital learning. Sono alcune delle sfide che le aziende hanno dovuto affrontare in questo periodo di emergenza. Le HR, le human resources, hanno dovuto fronteggiare in primis il cambio del paradigma lavorativo. La sfida è stata quella di dover implementare strumenti digitali affinché l’attività lavorativa potesse continuare, supportando i lavoratori delocalizzati a gestire il lavoro in autonomia senza perdere di vista le scadenze prefissate. È quindi probabile che in futuro avranno un ruolo di primaria importanza.
Il Governo cinese, per contenere la diffusione del Covid-19, ha installato delle telecamere di sorveglianza all’interno delle abitazioni di alcuni cittadini. Altri, invece, si sono visti installare delle telecamere fuori la propria porta d’entrata. Dotate di intelligenza artificiale, sono in grado di distinguere una persona dall’altra, inviando dati e comportamenti al sistema centrale, supportando così la grande macchina sanitaria costruita dal Governo. Qual è quindi il confine tra prevenzione e violazione della privacy?
👥Un’Università Americana ha stimato quale sarebbe il prezzo da pagare (in termini di vite umane) per una riapertura anticipata. Oltre 200mila morti. Questo sarebbe, secondo il Penn Wharton Budget Model dell’Università della Pennsylvania, il prezzo da pagare per una riapertura anticipata che, però, salverebbe anche 18 milioni posti di lavoro. I Paesi si ritrovano davanti un bivio: salvare l’economia da una crisi mai vista prima, o ridurre al minimo la mortalità da Covid-19 nella popolazione.
[#updateyoutoo]Queste erano le notizie più interessanti del mondo digital.
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